I dibatti sugli aspetti positivi e negati dell’espresso sulla salute delle persone sono sempre fonte di dibattito e anche di nuove ricerche. Quando il caffè fa male e quando invece potrebbe produrre effetti positivi?
Un’indagine dell’Institute for Scientific Information on Coffee (ISIC), rivela che il consumo quotidiano di espresso potrebbe ridurre il rischio di incorrere in cancro e cirrosi.
L’incontro si è tenuto a Londra alla Royal Society of Medicine e i delegati partecipanti (tra cui accademici, medici e rappresentanti delle associazioni epatiche nazionali) hanno discusso delle più recenti ricerche sulla correlazione tra consumo di caffè e salute del fegato. Il focus del dibattito, presieduto dal Professor Graeme Alexander (University College London), si è concentrato sul miglior modo per divulgare le ultime scoperte sul tema.
In Europa la morte causata da una malattia cronica del fegato è la quinta più comune e all’incirca 29 milioni di persone ne soffrono.I risultati chiave della ricerca sostengono che il consumo del caffè riduca del 40% il rischio di cancro al fegato e tra il 25-70% il rischio di cirrosi.
Quindi cosa dicono le ultime ricerche sugli effetti dell’espresso sull’organismo? Il parere di un esperto.
La diagnosi dei problemi al fegato è stato un altro importante punto di discussione: spesso il cancro si sviluppa a causa di una malattia epatica preesistente ma il più delle persone è ignara della propria condizione. Anche se il fegato è un organo vitale, nella maggior parte dei Paesi Europei infatti, la percezione è che la salute di quest’organo non sia una priorità, come ad esempio lo è invece il cuore.
Il professor Alexander ha commentato: “I problemi al fegato sono assassini silenziosi, spesso asintomatici, fino a quando non è troppo tardi. Il caffè è qualcosa di facilmente accessibile a tutti, si può bere regolarmente e potrebbe prevenire e in alcuni casi rallentare la progressione della malattia del fegato. È una scelta di vita facile da fare.”