A Milano la sfida per il caffè macinato più buono! Vincitori dall’estero, italiani undicesimi.
MILANO – 58 bravissimi baristi si sono alternati durante questi 4 giorni emozionanti di WBC 2017, i Campionati Mondiali Baristi che si sono svolti quest’anno a Seoul. Grandi capacità e tecnica sopraffina hanno reso l’evento un grandissimo spettacolo, ricco di innovazioni e tecniche all’avanguardia, vero e proprio volano per l’industria e per le tecniche dei baristi.
Campione mondiale, il barista britannico Dale Harris.
Harris ha lavorato su concetti diversi: prima accogliendo i clienti, per poi guidarli in un aspettativa sensoriale e infine nascondersi a eseguire le sue preparazioni, senza distrazioni di tipo visivo.
Harris ha vinto con un SL28, sfatando il mito della caffetteria di altissimo profilo che vede nei soli Geisha i caffè in grado di vincere un mondiale.
Nella seconda parte invece si è trasformato in un bartender mostrando la preparazione del suo signature drink che è stato giocato sulla bellezza della presentazione in bicchieri tumbler di cristallo. Particolarità, una solidificazione di ghiaccio all’interno ottenuta inclinandoli nel freezer.
Onore italiano, il nostro venticinquenne Francesco Masciullo, che è riuscito a conquistare l’11° posto. Assistito dallo staff del coach Francesco Sanapò, ha tutte le carte in regola per ritentare la scalata a un titolo assolutamente alla sua portata.
Cristina Cairoli, Coordinatrice Nazionale Sca Italy, lo descrive così:
“Francesco ci ha resi particolarmente orgogliosi per la sua capacità di essere un barista vero, dando prova di altissima professionalità e di inventiva geniale, tipiche italiane. Ho saputo affrontare difficoltà insidiose e proseguire il suo percorso ai mondiali fino alle semifinali.”
Ha portato la routine incentrata su temi molto attuali della Coffee Community, come il riscaldamento globale e l’adattabilità. Messa a punto nei dettagli con il suo coach Francesco Sanapò è portata nel migliore dei modi alla attenzione dei giudici. Così ha giocato le sue carte in modo ineccepibile.”
Tra i temi d’interesse principale che si sono visti in questi WBC, alcune nuove metodologie riguardanti i metodi di trattamento del caffè macinato.
L’ ampio utilizzo di azoto liquido on stage sui grani e sul caffè estratto per calarne la temperatura; la caramellizzazione di sostanze per modificarne la struttura e ottenere una iper solubilità; la diluizione del latte durante la montatura con la lancia vapore e, all’opposto, i metodi invece per non diluire il latte con il vapore o compensare l’iniezione di vapore stesso.
Come risultato, una forte presenza di soluzione a elevata tecnologia, realizzate in collaborazione con industrie e centri di studio e nuove sfide che le aziende costruttrici dovranno affrontare.
Caroli conclude l’analisi dicendo: “Come Coordinatrice Nazionale Sca Italy lancio una piccola sfida. Aziende, Centri di Ricerca e Consulenti potrebbero investire facendo parte di un super pool di supporto al Campione Italiano. I benefici di una vittoria ai Mondiali sono chiari a tutti. Sarebbe un palcoscenico incredibile per le nostre eccellenze e i ritorni interessantissimi. Forse dovremmo imparare a fare più squadra, per un obiettivo comune.”