Gran Bretagna, il governo valuta la proposta di distributori di caffè marchi privati per introdurre una tassa sui bicchieri monouso.
In Gran Bretagna si consumano oltre 500 milan pezzi di plastica ogni giorno e i distributori di caffè marchi privati vogliono bloccare questo spreco. Tutti questi bicchieri monouso finiscono nel cestino e non vengono riciclati provocando un’inquinamento ambientale rilevante.
Tutti sono appassionati dello stile americano del caffè, il cosiddetto take away, è bello camminare per il centro città con in mano una buona tazza di caffè. Ma ti sei mai chiesto quanto danno all’ambiente possano provocare?
La plastica è una piaga per il pianeta. Secondo il Programma Ambiente dell’Onu, ogni anno 8 milioni di tonnellate di rifiuti plastici finiscono negli oceani. Ogni anno, infatti, vengono gettati via 2,5 miliardi di bicchieri da caffè di cui solo lo 0,25% è riciclato.
L’idea dei distributori di caffè marchi privati è stata quella si sottoporre al governo una legge per applicare una tazza sui bicchieri.
Per dare un incentivo all’educazione ambientale dei consumatori londinesi la commissione parlamentare ha pensato di introdurre quindi una tassa e di investirne i proventi nel riciclo, valutando anche di introdurre il vuoto a rendere per le bottiglie di plastica considerato che ne vengono buttate 700 mila giornalmente.
Londra sta anche valutando di introdurre il vuoto a rendere per le bottiglie di plastica, calcolato che ogni giorno ne vengono buttate 700 mila. Intanto, in attesa di una decisione, le principali caffetterie tra cui Starbucks e Costa offrono già uno sconto di 25 centesimi di sterlina a chi si porta da casa i bicchieri riutilizzabili, e in questi giorni la catena Pret a Manger ha raddoppiato l’incentivo.
Quindi, mentre in Italia continuano le polemiche sui sacchetti bio, analogamente nel Regno Unito si valuta di introdurre una tassa da 30 centesimi di sterlina sui bicchieri monouso da caffè. Lo scopo è quello di limitarne il consumo.